Giochi, FIEGL Confesercenti: “L’anno di chiusure non va conteggiato nella durata delle concessioni che vanno quindi prolungata di 12 mesi”

In merito al riordino del settore dei giochi, la Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale, parte di Confesercenti Nazionale, intende rappresentare la difficile situazione in cui versano gli esercenti di gioco legale, impossibilitati ad usufruire fino in fondo di quanto disciplinato dai contratti di gestione stipulati con i propri concessionari di riferimento.

“Le chiusure disposte dal Governo per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 hanno impedito a tutti i punti vendita, generalisti e specializzati, la raccolta di gioco tramite apparecchi da intrattenimento, per la quale gli esercenti hanno firmato appositi contratti di gestione sulla base di una concessione con durata di 9 anni” – spiega il Presidente di FIEGL Stefano Papalia.

“A causa degli oltre 340 giorni di chiusura causati dalla pandemia, che già hanno determinando mancati incassi per ben oltre il miliardo e mezzo – prosegue Papalia – si aggiunge adesso il rischio che l’intera categoria sia obbligata a rinunciare a quasi un anno del proprio diritto alla commercializzazione del gioco, usufruendo di fatto solo di otto dei nove anni previsti dalla concessione”.


“Chiediamo quindi al Sottosegretario Federico Freni e al Direttore Generale di ADM Marcello Minenna che venga garantito il prolungamento della concessione di 12 mesi, come previsto dall’ art. 4 comma 2 della concessione stessa, per situazioni di ‘urgenza risultante da eventi imprevedibili’ quale appunto deve essere evidentemente annoverata la situazione pandemica”. cr/AGIMEG