Scommesse sportive (fisico e online): il nuovo lockdown comprometterà la lenta e difficile ripresa del settore che, nei primi 10 mesi del 2020, ha fatto segnare un +3,2% grazie al lavoro dei titolari di agenzie ed il traino dell’online. Ecco i numeri

Considerando la spesa delle scommesse sportive (fisico e online), il solo mese di ottobre ha chiuso a 243,3 milioni di euro, il +88,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 (128 milioni), miglior risultato in assoluto dell’anno 2020, che ha superato il precedente primato dei 2111,9 milioni ottenuto lo scorso gennaio. Anche sul dato complessivo influisce positivamente la ripresa dei campionati in estate, con un trend in costante crescita da luglio a ottobre. La chiusura delle sale scommesse, a partire dal 26 ottobre scorso, rischia di compromettere il recupero del settore. I 100 giorni di chiusura del primo lockdown avevano infatti creato forti danni al segmento delle scommesse sportive, uno degli ultimi ad essere riaperto dal Governo.
 


 
Volontà degli operatori e dei titolari delle sale scommesse ed alla ripresa dei campionati che hanno permesso al palinsesto di andare avanti senza soluzione di continuità da giugno, il settore stava lentamente recuperando. Adesso il nuovo stop, non solo porterà alla chiusura definitiva di diverse attività, ma comprometterà il lavoro fatto nei mesi estivi andando a pesare in maniera importante sui risultati dell’intero anno. La raccolta di novembre delle scommesse sportive potrà avvenire solo online e quindi il buco che si creerà, a causa delle agenzie chiuse, peserà per oltre 100 milioni di euro.
Nei primi dieci mesi del 2020, infatti, la spesa nelle scommesse sportive, sia nella rete fisica sia online, è stata pari a 1,29 miliardi di euro, un dato che migliora del 3,2% i risultati dello stesso periodo del 2019 (1,25 miliardi). Merito dei numeri registrati dalle scommesse online, che hanno mitigato l’effetto delle chiusure imposte alle agenzie fisiche dall’epidemia di coronavirus, che ha portato allo stop della raccolta da circa metà marzo a inizio giugno, oltre alla sospensione dei principali campionati europei. La spesa via internet è infatti cresciuta del 23%, attestandosi tra gennaio e ottobre a 707,5 milioni, contro i 574,5 milioni dello stesso periodo del 2019. Il solo mese di ottobre ha fatto segnare un risultato record, il +120,3%, a 124,6 milioni di euro (contro 56,5 milioni di ottobre 2019), ma la spesa è stata pressoché in crescita da giugno fino al mese scorso, complice un calendario calcistico rivoluzionato, che ha visto la Serie A chiudersi ad agosto, mese nel quale si è anche disputata la finale di Champions League. cr/AGIMEG